Porto privato: amministrazione e Myr trovano l’accordo. Si va verso l’esecutività del progetto

Sembra ormai in discesa l’iter per il progetto del porto turistico della Myr. Ieri mattina si è infatti tenuta una nuova conferenza di servizio che ha messo nero su bianco le modifiche che l’amministrazione comunale chiede alla società marsalese per poterlo rendere esecutivo. In realtà si tratta, per lo più, di prescrizioni già note e su cui in passato si è consumato un lungo braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e la Myr.

Il via libera all’inizio dei lavori è infatti condizionato, in primis, da una riduzione della cubatura del progetto, che dovrà limitarsi a un’idea di approdo turistico, rinunciando alla realizzazione di gran parte delle strutture di supporto inizialmente previste. Un punto su cui il sindaco Giulia Adamo ha insistito più volte, dichiarando che la realizzazione di un’area commerciale o di contenitori culturali (sale cinematografiche, arene e via dicendo) sarebbe entrato in conflitto con l’identità urbanistica cittadina e con il suo Centro commerciale Naturale.  La seconda condizione riguarda invece lo scavo dei fondali fino a 7 metri sotto il livello del mare e non più a 5 metri come prevedeva il progetto iniziale.  L’amministrazione chiede inoltre garanzie precise per gli operatori portuali e le loro attività, sottolineando come ogni eventuale trasferimento da una parte all’altra dell’area portuale di strutture o infrastrutture dovrà essere a carico della Myr. Infine, c’è la questione riguardante la compatibilità tra il progetto privato e quello pubblico, ancora all’esame del Ministero per la Valutazione d’impatto ambientale. La società dell’ingegnere Massimo Ombra dovrà occuparsi del prolungamento della banchina in conformità con le opere di messa in sicurezza del progetto pubblico. I rappresentanti della Myr, presenti ieri alla conferenza di servizio, non hanno espresso alcuna obiezione alle quattro condizioni poste dall’amministrazione comunale che, a sua volta, consentirà loro di gestire l’approdo turistico per sessant’anni. Altro punto su cui le posizioni erano sembrate a lungo inconciliabili, considerando che il sindaco e i partiti della sua coalizione, in campagna elettorale, avevano contestato duramente l’idea di affidare a un privato per un periodo così lungo la gestione dell’area portuale. Adesso, evidentemente, le condizioni sono cambiate e l’annunciato consenso da parte della Myr alle prescrizioni dell’amministrazione sembra aver sciolto anche questo nodo.

Non era presente all’incontro, invece, l’ingegnere Pietro Viviano. “Tutto si è svolto nella piena legalità – ha comunque sottolineato il Giulia Adamo -. La conferenza si è conclusa con le prescrizioni al progetto privato che erano state già individuate alla presenza di Viviano”. Salvo imprevisti, entro il 2014 (come dichiarato qualche settimana fa dallo stesso Ombra) dovrebbero iniziare ufficialmente i lavori. Incassata l’esecutività da parte dell’amministrazione, è però previsto anche un nuovo passaggio in Consiglio comunale, in occasione del quale il massimo consesso civico dovrebbe ratificare definitivamente il nuovo progetto.