Avviato il processo scaturito dall’incidente in cui morì il dottor Cosimo Anselmi

L’accusa è omicidio colposo, alla sbarra un 38enne, ma il difensore ribatte: “Il mio assistito non ha alcuna responsabilità”

È stato incardinato, davanti al giudice monocratico Riccardo Alcamo, il processo che punta ad individuare le responsabilità dell’incidente stradale avvenuto il 19 gennaio 2011. Si tratta di uno scontro tra due auto avvenuto nei pressi dell’incrocio della strada statale 115. Verificatosi intorno alle 9 sul tratto della via Mazara che si trova all’altezza di contrada Cuore Di Gesù, non lontano dall’incrocio contrassegnato dal semaforo che quasi una volta al mese fa da scenario ad incidenti stradali anche gravi. A finire l’uno contro l’altro sono state due vetture: una BMW condotta da Massimiliano Lombardo e una Rover 400 di colore verde scuro su cui viaggiava Cosimo Anselmi, il noto medico, di 82 anni. Quanto alla dinamica, per i rilievi sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Marsala (coordinati all’epoca dal sostituto procuratore Giacomo Brandini) e precisamente del maresciallo Adamo, che per svolgere i rilevamenti sono rimasti impegnati sul posto per oltre tre ore. I vigili del fuoco invece sono intervenuti per estrarre il medico dalle lamiere. L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino” dall’ambulanza del 118. Due giorni dopo il suo cuore ha cessato di battere. A difendere Massimiliano Lombardo è l’avvocato Luisa Calamia: “Nella prima udienza dibattimentale è stato sentito un teste che quel giorno era dietro la BMW e ha precisato che Lombardo procedeva in modo moderato”. La prossima udienza è fissata per il 12 novembre alle 10,30 per ascoltare il medico legale Giacoma La Rosa e il consulente tecnico del pm, Saladino. La difesa ha nominato, intanto, il consulente tecnico Luigi Simonetto.