Il Governo regionale affonda sulla riforma delle Province. Crocetta in bilico

Il governo Crocetta ha incassato un durissimo colpo dall’Ars, che con voto segreto, ha bocciato il primo articolo del ddl sulla riforma delle Province (36 contrari contro 22 favorevoli). Un voto che ha un’evidente valenza politica e che ha suscitato immediate reazioni, tra chi chiede le dimissioni del presidente Crocetta e il ritorno alle urne e chi invoca il commissariamento. Dal canto suo, l’ex sindaco di Gela definisce “semplicemente allucinante” quanto accaduto, accusando chi ha votato contro il ddl di lavorare per la conservazione dell’esistente, in opposizione alle aspettative dei cittadini. “E’ una pagina brutta della storia di un Parlamento che negli ultimi due anni ha mostrato coraggio nel cambiamento e che, in questo caso, vuole mantenere enti intrisi di sprechi – accusa Crocetta – Concordo con il segretario Raciti, occorre subito un vertice di maggioranza. A minuti incontrerò il presidente dell’Ars e subito dopo i capigruppo della maggioranza. Il voto di oggi è una scelta di grande irresponsabilità”. Cauto il commento del capogruppo dei democratici all’Ars Gucciardi, secondo cui il voto dell’Ars evidenzia un problema politico nella maggioranza, pur non determinando “nulla di irreparabile”. Al di là degli aspetti politici, il voto odierno preoccupa soprattutto perchè il mandato dei commissari che guidano pro tempore le ex province è appena scaduto e non sarebbe più prorogabile. Si profila dunque un vuoto amministrativo che dovrà essere colmato a stretto giro di posta.

Nel frattempo, esultano le opposizioni. “La maggioranza PD e l’esecutivo, che hanno tentato di fare passare una legge che null’altro è se non il frutto di un pasticcio, nonostante gli inviti dell’opposizione a dare priorità al Bilancio regionale, sono stati puniti”, ha affermato Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, mentre Erasmo Palazzotto (Sel) sottolinea che “l’esito del voto sul DDL Province certifica che il Governo non ha più maggioranza” e invita “Crocetta e il PD a staccare la spina e di voltare pagina”. Chiede le dimissioni anche il Movimento 5 Stelle, mentre il presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando, auspica un intervento urgente da parte del Commissario dello Stato e del Governo nazionale.