Edilizia scolastica, ANCE scrive ai sindaci. “Entro il 30 giugno le domande per usufruire dei fondi in deroga al patto di stabilità”

L’Ance di Trapani ha inviato una lettera ai sindaci della provincia di Trapani invitandoli ad approfittare della possibilità di superare i vincoli del Patto di Stabilità per progetti di messa in sicurezza delle scuole. “Un’opportunità da non farsi sfuggire”, spiega il Presidente dell’Ance Trapani Rosario Ferrara, che sollecita i primi cittadini del territorio a cogliere la possibilità di derogare al Patto di stabilità interno nel 2015 per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del territorio per una cifra complessiva pari a 100 milioni di euro. Con la missiva in questione, l’associazione dei costruttori edili ha voluto ricordare ai sindaci che il Governo nazionale ha adottato, a partire da inizio 2014, una serie di misure relative all’edilizia scolastica e alla messa in sicurezza del territorio. Per usufruire di tali fondi, però, le pubbliche amministrazioni dovranno presentare richiesta di allentamento del patto di stabilità interno entro il 30 giugno (vale a dire, entro oggi). “Come imprenditori non stiamo elemosinando nulla – dichiara Ferrara – ci permettiamo soltanto di ricordare, visti i tempi strettissimi, che non si tratta solo di mettere in circolo risorse che servono alle imprese ad affrontare la crisi del settore, stiamo dicendo prima di ogni altra cosa che di questi tempi sarebbe assurdo far cadere nel vuoto questa opportunità e lo diciamo guardando al precario stato edilizio delle strutture scolastiche e ai diversi tanti esempi di dissesti idrogeologici non risolti. Il nostro territorio ha urgente bisogno di interventi sulle scuole e contro il dissesto idrogeologico che non possiamo rimandare solo per mancanza di fondi, intoppi burocratici o contenzioso amministrativo. Tra l’altro, tra le spese che è previsto non devono concorrere al calcolo per il patto di stabilità, ci sono anche quelle per le bonifiche del territorio contro la presenza di amianto…siamo in attesa da troppo tempo delle risposte che le amministrazioni pubbliche devono dare alle domande che arrivano dalla collettività a proposito di esigenze e qualità della vita dei cittadini che attendono di essere garantite”.