Surdi: “Alcamo ha già scelto il cambiamento. Con noi legalità, rispetto delle regole e apertura ai cittadini”

Domenica prossima Alcamo sceglierà il suo nuovo sindaco tra i due candidati più votati al primo turno, Domenico Surdi (M5S) e Sebastiano Dara (ABC). A pochi giorni dal responso definitivo del corpo elettorale, in città si discute ancora dei numeri che hanno già consegnato uno scenario politico nel segno del rinnovamento. Con il sorprendente 48% ottenuto al primo turno e un distacco di oltre 7000 voti sul suo principale competitor, il candidato pentastellato Domenico Surdi parte inevitabilmente con i favori del pronostico.

Vi aspettavate questo risultato, con un ballottaggio tra M5S e ABC e il candidato del Pd al 10%

E’ sicuramente un dato storico, un risultato inedito che per la prima volta vede due liste espressione di un’area di rinnovamento andare al ballottaggio assieme. Era difficile immaginarlo prima. Vuol dire che la città vuole davvero cambiare e si è visto anche dal voto di lista, con un dato entusiasmante che produrrà un rinnovamento profondo del Consiglio comunale, a prescindere da chi vincerà.

Alcamo viene da una stagione molto difficile, con le scorie della campagna elettorale del 2012 drogata dal voto di scambio, le vicende giudiziarie di Papania, le dimissioni del sindaco Bonventre e il recente arresto dell’ex vicesindaco Pasquale Perricone. Da dove dovrà ripartire la prossima amministrazione comunale?

La città si aspetta e merita un’amministrazione comunale che metta al primo posto il rispetto delle regole e la legalità. La prossima amministrazione, specie se sarà espressione del M5S, andrà sicuramente in questa direzione. I cittadini ci chiedono di cambiare e io penso che se è vero che i contenuti programmatici servono tantissimo per risolvere i problemi che abbiamo ereditato dalle amministrazioni precedenti, ancor di più serva cambiare metodo. I cittadini hanno dimostrato chiaramente che vogliono partecipare all’amministrazione cittadina dopo che per troppo tempo non gli è stato consentito.

Nelle ultime ore avete completato la squadra assessoriale. Quali criteri avete seguito per la scelta degli assessori?

L’unico criterio possibile: la competenza e la rispondenza ai principi del Movimento 5 Stelle, senza tener conto di alcun possibile criterio di coalizione in modo da escludere qualsiasi forma di condizionamento. Con noi non ci saranno equilibri di giunta di cui dover conto o assessorati da spartire, abbiamo scelto persone dalla specchiata moralità che hanno accettato di mettere a disposizione della città le loro competenze. Fabio Butera è un imprenditore; Lorella Di Giovanni si occupa di economia agraria con esperienza nella programmazione europea; Roberto Russo è un ingegnere; Nadia Saverino è una psicologa e psicoterapeuta; Roberto Scurto è il più giovane della giunta, si è laureato a Milano e la sua è una bella storia di ritorno dal Nord. In generale, è una giunta molto giovane, che sarà affiancata, se tutto va bene, da una squadra di 14 consiglieri comunali.

Molti esponenti di ABC hanno dichiarato che il risultato del candidato sindaco del M5S sarebbe stato in parte alimentato dal voto disgiunto dei partiti del vecchio sistema, che avrebbero fatto consapevolmente questo tipo di scelta per avere una maggiore rappresentanza in Consiglio.

Credo si debba avere rispetto del responso elettorale. Lo scarto tra i voti del candidato sindaco e della lista si giustificano solo con il fatto che la legge elettorale consente di votare il proprio candidato in Consiglio comunale e il candidato sindaco che si preferisce. Ci sta che altri facciano altre letture in campagna elettorale, ma ritengo siano letture fuorvianti e poco rappresentative della situazione che si è delineata.

ABC ha chiesto un confronto tra le due squadre assessoriali in vista del ballottaggio. Accetterete la proposta?

Ne parleremo tra noi e daremo una risposta. Ma so che ci sono già altri due confronti in programma tra i candidati, com’è giusto che sia per dare ai cittadini la possibilità di riascoltarci.

Cambierete qualcosa rispetto al primo turno in quest’ultima settimana di campagna elettorale?

Riteniamo di non dover cambiare nulla. Continueremo a parlare con la gente come abbiamo fatto in questi mesi. Non stiamo andando a contenderci un podio, ma la responsabilità di decidere il futuro di Alcamo dei prossimi anni. Di fronte a questa responsabilità il sostegno che stiamo ricevendo dalla gente ci dà una grande forza.