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Comincia la stagione dei saldi estivi. In Sicilia dureranno fino al 15 settembre

Primo fine settimana di saldi in Sicilia. E’ infatti cominciata ufficialmente ieri la stagione degli sconti e delle promozioni nei negozi di abbigliamento e calzature dell’isola. A differenza di altre occasioni, quest’anno la Sicilia è arrivata con un giorno d’anticipo a quest’appuntamento, che nel resto d’Italia avrà inizio oggi. La data di conclusione dei saldi presenta invece sensibili differenze tra le regioni: in Liguria e nel Lazio si chiude a metà agosto, in Lombardia il 30, in Sicilia il 15 settembre, il 30 in Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.

Per il Codacons la spesa media degli italiani sara’ in linea con quella del 2015, con uno scontrino medio che dovrebbe attestarsi intorno ai 67 euro procapite. Federconsumatori e Adusbef parlano di “calma piatta” negli acquisti: solo una famiglia su tre approfitterà dei saldi, con una spesa di appena 116 euro a famiglia, per un giro d’affari complessivo non raggiungerà il miliardo di euro.

Come ogni anno, in coincidenza dell’avvio delle stagioni dei saldi, riproponiamo alcuni utili consigli a chi si appresta ad approfittare delle offerte promozionali.

Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

Girate: nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

Consigli per gli acquisti: cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

Diffidate degli sconti superiori al 50% : spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazioni dei consumatori, oppure chiamate i vigili urbani.

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