A fuoco il Parco di Selinunte. Distrutta gran parte della vegetazione, nessun danno ai reperti

Un intervento di circa quattro ore si è reso necessario stanotte per domare le fiamme divampate al Parco archeologico di Selinunte. L’incendio si è propagato a partire da alcune sterpaglie per poi investire gran parte dell’area verde del sito, bruciando alberi di ulivo e numerosi esemplari di macchia mediterranea. Fortunatamente non si sono comunque registrati danni ai preziosi reperti archeologici che fanno parte del Parco. Intervenuti intorno alle 23, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Castelvetrano sono rimasti al lavoro fino alle 3 del mattino per sedare l’incendio. Da accertare le cause dell’episodio, ma molti indizi lasciano pensare a una matrice dolosa. “C’era vento e non c’era il sole. Fate voi le vostre conclusioni”, ha commentato il direttore del Parco Enrico Caruso, che ha seguito con preoccupazione le operazioni durante la notte, ammettendo poi che “la recinzione è un colabrodo che lascia spazio a chi vuole inserirsi”. “La recente attivazione delle fasce tagliafuoco – sottolinea ancora Caruso – ha comunque contribuito ad evitare danni peggiori”.

Considerato il Parco archeologico più grande d’Europa, il prezioso sito di Selinunte ha un’estensione di circa 270 ettari all’interno dei quali spicca il Tempio di Hera.

Voglio ringraziare i volontari del Nucleo Operativo Emergenze di Castelvetrano che, unitamente alla protezione civile comunale, hanno supportato gli uomini del corpo dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Castelvetrano e gli uomini della Guardia Forestale che con grande difficoltà ed abnegazione hanno impedito che le fiamme si propagassero all’interno dell’area archeologica – ha commentato il sindaco di Castelvetrano Selinunte Felice Errante – . Non mi stupisce più niente in questa città, ma appare davvero inverosimile che alle 23.30 di una domenica sera possa essersi generato un fenomeno di autocombustione naturale ma per quanto questa città sia ricca di persone strane e difficilmente classificabili, sfugge a qualsiasi logica che si possano mettere a rischio le millenarie vestigia selinuntine solo per il capriccio di qualche delinquente, paragonabile per gravità a quello di chi per giorni ha incendiato i rifiuti per strada. Mi auguro che gli organi inquirenti possano presto individuare le cause e gli eventuali responsabili assicurandoli alla giustizia. E’ stata macchiata una bella giornata che aveva visto il parco invaso da una moltitudine di persone , solo da Triscina sono stati oltre 600 gli ingressi che, approfittando della gratuità essendo la prima domenica del mese, aveva deciso di trascorrere la giornata immersa in quello scrigno di natura e di storia che è il Parco Archeologico”.