circo con animali

Il circo di Giovanardi

E’ stata approvata la legge che vieta l’uso degli animali nel circo. Fine di un’epoca che ha visto le grandi famiglie circensi, dagli Orfei ai Togni, far divertire generazioni e generazioni con le loro acrobazie e con i loro animali, spesso, da “savana” e non certo nei loro habitat naturali. Il disegno di legge (2287-bis) prevede in realtà la graduale eliminazione degli animali nei circhi. Anni fa infatti, vennero rese note, tramite inchieste, le barbarie a cui venivano sottoposti leoni, tigri, elefanti, giraffe che, per eseguire gli ordini dei loro domatori, venivano tenuti in cattività dentro gabbie in precarie condizioni a subire le peggiori vessazioni e a volte anche maltrattamenti. Questo in via generale, s’intende.

Infatti, già da qualche anno, alcune note “casate” circensi, hanno iniziato a sperimentare vie alternative all’uso degli animali, puntando sugli acrobati, sui giochi d’acqua o sul ghiaccio, sui motori. Forse perché, evidentemente, è anche calato il flusso di gente che frequenta il circo. Le migliori realtà sono ad esempio le Cirque du Soleil, dove artisti-acrobati mettono su spettacoli di una bellezza scenografica impressionante lanciando anche messaggi importanti. Questa estate a Marsala ha avuto molto successo il Circo Panico di artisti, musicisti e attori che hanno creato una realtà di street art fatta molto bene; uno spettacolo in particolare ha registrato sempre il sold out, quello in cui si narrava una storia attraverso i testi dei cantautori italiani. Oggi passa la legge che fa contenti gli animalisti della Lav e la Fnovi ma anche tanti cittadini di buon senso.

A questo moto di giubilo, o quasi, ha fatto grande eco la dichiarazione del senatore Giovanardi che si dice difensore del circo. Parole però, pericolose le sue e prive di ogni logica: “Perché non togliamo anche gli animali a chi va a salvare le persone sotto le valanghe, al mondo dell’ippica, ai cinque milioni di italiani che hanno i cani negli appartamenti – afferma il politico -? Non si capisce il motivo per il quale i cuccioli dell’uomo, i bambini, vengono addestrati mandandoli a scuola e invece gli uomini non possono lavorare con gli animali come è sempre stato fatto?”. Caro onorevole, primo: addestrare e maltrattare sono due termini con significato molto, molto diverso. Cosa facciamo, togliamo anche i cani ai non vedenti? Gentilissimo onorevole, per lei andare a scuola e formarsi, farsi una cultura, studiare è “addestrare”? Scommetto che lei non si è fatto mai addestrare, è così? Sa, si vede.