Stadio Nino Lombardo Angotta Marsala

Dopo gli insulti ai piccoli rugbisti, arriva la denuncia. Parla il general manager del Marsala

Una lettera diffusa dalla società Asd scuola rugby “I Fenici” di Marsala, ha aperto un dibattito sulla rete su di un presunto caso di bullismo a carico di alcuni bambini trapanesi. L’episodio si sarebbe verificato nel tardo pomeriggio di venerdì della scorsa settimana all’interno dello stadio marsalese “Nino Lombardo Angotta”. Piuttosto che avvalerci soltanto di un freddo comunicato stampa abbiamo sentito il general manager della società.

Francesco Tiralongo, ci racconta brevemente quello che è accaduto?

 

“Come ogni venerdì i nostri ragazzi, ci occupiamo di una fascia di età che va dai 5 ai 14 anni, avevano svolto un allenamento allo stadio municipale Lombardo Angotta  e si apprestavano a fare ritorno a casa. Noi ci alleniamo assieme ai coetanei trapanesi. Qualche volta loro arrivano a Marsala, a volte noi andiamo a Trapani. I ragazzini marsalesi erano quasi tutti andati via perché erano venuti allo stadio con i loro genitori, i piccioli rugbisti trapanesi stavano lasciando lo stadio per fare ritorno al capoluogo tutti assieme“.

A questo punto cosa è accaduto?

 

Un gruppo di tifosi del Marsala calcio era riunito in una sala dello stadio, mi dicono per organizzare la trasferta per la domenica successiva, 4 0 5 scalmanati, non c’è altro modi di definirli, hanno aggredito, per fortuna soltanto verbalmente, i  nostri ragazzini”

Perchè?

Questo è il fatto agghiacciante. I giovani erano “colpevoli“, secondo questi pseudo tifosi del Marsala, di indossare la loro divisa sociale con il colore sportivo del Trapani che come è noto è  il granata. Dobbiamo alla tempestività dell’intervento del nostro mister,  Marco Quattrociocchi” che si era attardato nello stadio, se la cosa non è degenerata”.

 

Voi appena la notizia si è diffusa avete ricevuto la solidarietà delle istituzioni locali, del Marsala calcio e anche dei vertici nazionali della Federazione Rugby.

 

“Certo e ci ha fatto piacere, ma il nostro obiettivo immediato è quello di spiegare ai nostri ragazzi come e perché accadono queste cose. Il nostro è uno sport che poggia nel rispetto per gli avversari, questo insegniamo già da piccoli, nelle nostre scuole. Alcuni atteggiamenti del rugby, penso al saluto al centrocampo a fine partita, è stato mutuato anche da altri sport, penso per ad esempio dal calcio. Non  possiamo cancellare l’accaduto con un colpo di spugna. Lo dobbiamo ai valori che insegniamo”.

 

Che intendete fare allora?

Formalizzeremo alla polizia la denuncia che abbiamo già preannunciato. Nelle file della nostra società ci sono anche rappresentanti delle forze dell’ordine. Crediamo di avere individuato alcuni aggressori, faremo i nomi e cognomi”.

Intanto continuerete ad allenarvi al Lombardo Angotta?

“e continueremo ad alternarci con la città di Trapani. La rivalità sportiva fatta di rispetto è nel nostro Dna”.

E il rapporto con le istituzioni locali?

“Noi usufruiamo dell’impianto sportivo lilybetano grazie ad una convenzione con il Comune. Abbiamo immediatamente avvisato l’amministrazione dell’accaduto. Oggi ci incontreremo con l’assessore allo sport di Marsala Andrea Baiata”.