Facoltà di Enologia a Marsala, scontro tra ex Provincia e Università di Palermo

Duro scontro istituzionale tra il Libero Consorzio di Trapani e l’Università di Palermo. Pomo della discordia, i locali che ospitano la Facoltà di Viticoltura ed Enologia a Marsala. Com’è noto, l’Università ha utilizzato con la formula del comodato gratuito un immobile di quattro piani e circa 2000 mq in via Dante Alighieri. La struttura in questione, di proprietà dell’ex Provincia Regionale di Trapani, avrebbe dovuto costituire un ulteriore tassello nel rafforzamento del legame che unisce Marsala e il mondo del vino.

Al di là dell’innegabile prestigio dell’istituzione, tale corso di studi, ha sempre avuto un numero assai contenuti di iscritti (attualmente, una quarantina). Contestualmente, le Province prima e i Liberi Consorzi poi hanno trovato sempre maggiori difficoltà economiche nel pagare gli affitti ai privati per gli istituti superiori. Da qui, dunque, la necessità di rientrare in possesso di tutte le strutture di appartenenza. Proprio sui locali concessi in comodato gratuito all’Università, fin dall’inizio, si sono evidenziate le maggiore difficoltà. Finchè non si è raggiunto un accordo con il Comune di Marsala, che si era impegnato a cedere 16 classi al Libero Consorzio di Trapani (presso l’ex scuola di Pastorella) per compensare il mantenimento della facoltà di Enologia per 19 anni, mentre l’Università si sarebbe dovuta semplicemente impegnare nei lavori di adeguamento alle normative antincendio e di sicurezza dell’immobile.

“La mancata adesione dell’Università alle condizioni previste nell’accordo stipulato tra il Comune di Marsala ed il Libero Consorzio Comunale – afferma il commissario Raimondo Cerami – impone adesso una revisione di tale accordo, in quanto risulta prevalente l’interesse pubblico alla sistemazione definitiva in immobili pubblici degli edifici scolastici superiori”. Il commissario ritiene inaccettabile il comportamento dell’Università, che “continua a non comprendere che non è più consentito cedere in comodato un immobile pubblico che altrimenti potrebbe ospitare un intero istituto scolastico con numerose classi e una popolazione scolastica di alcune centinaia di alunni, in un contesto in cui si faranno sforzi enormi per scongiurare il doppio turno delle lezioni”. Alla luce di ciò, Cerami esprime il proprio rammarico per il mancato apprezzamento da parte dell’Università dello sforzo compiuto dal Libero Consorzio nel giungere a un accordo di collaborazione con il Comune di Marsala che, a questo punto, rischia di saltare. Si attende a questo punto una replica da parte dell’Università di Palermo, da cui comunque si è lamentata la mancata condivisione del percorso individuato.