Parlamento Italiano

Più o meno

Si sono sprecati decenni di parole. Sono intervenuti tanti “dotti” del settore, ci hanno provato (o fatto finta?) a turno tutte le forze politiche, ma la questione è ancora irrisolta. Stiamo riflettendo sulla riduzione del numero dei parlamentari. Siamo arrivati, così almeno dicono, ad un passo dall’approdo. Tre volte il parlamento si è espresso in favore ora manca, essendo una norna Costituzionale, un ultimo passaggio e sarà legge dello Stato.

Voi appartenete, mene siamo sicuri, scusate le presunzione, a quanti, come noi del resto, pensano che i parlamentari (di tutti i partiti) siano inutili e ultra pagati, e del resto spesso non è che con il loro lavoro ci hanno autorizzato a pensarla diversamente. Bene abbiamo assolto al quel tanto di qualunquismo che alberga in ognuno di noi. Diciamolo subito a noi la diminuzione dei parlamentari convince. Assistiamo tante volte a dibattiti televisivi dove oltre al relatore e al governo, non c’è quasi nessuno in Aula. Tanto vale, visto che vogliono restare a casa, che ce li mandiamo per legge. Sono troppi? In questi giorni alcuni autorevoli commentatori hanno fatto dei paragoni dove si è scoperto che in alcune Regioni del mondo ci sono più parlamentari. E’ vero, ma quanto guadagnano? E quando dura il loro mandato? E poi, terminato il loro incarico, ritornano nella società civile a svolgere il lavoro che facevano precedentemente? Insomma ci sono in giro tanti professionisti della politica quanti ce ne sono da noi?

Per decenni ai trombati (parola coniata ad hoc dalla politica) non si faceva mancare mai un posto di sottogoverno. Voi avete notizia di un senatore sconfitto nello Utah a cui i democratici americani ( o i repubblicani, fa lo stesso) abbiano subito trovato un incarico per “addolcire” la mancata sconfitta elettorale? E uno sconfitto svedese, va a fare il vice di qualcuno o torna ad allevare renne? In Inghilterra poi di ex premier se ne perdono le tracce subito dopo la sconfitta elettorale. Ecco perché siamo d’accordo alla diminuzione dei parlamentari: diciamocelo francamente non ce ne è bisogno di tutti questi. La democrazia si pasce di numeri, ma anche e soprattutto di idee, di onestà e di capacità. Bastano qualche centinaio di “galantuomini” in meno. Se poi quelli che restano, invece delle quasi ventimila euro (tutto compreso) ne guadagnano in meno….

P:S: In Sicilia questo ragionamento vale anche per l’Ars

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