Diego Maggio

Diego Maggio: “Per Marsala 2020 punto sul programma. Da altri solo chiacchiere”

“La mia disponibilità offerta alla città dura da 15 mesi e non conosce stanchezze”. A chi gli chiede se il suo nome è ancora in campo per le amministrative del prossimo 24 maggio, l’avvocato Diego Maggio risponde senza esitazioni, pur riconoscendo che la disponibilità si tradurrà in una candidatura ufficiale “solo se verrà adeguatamente supportata”.

In questi mesi è spesso intervenuto nel dibattito pubblico alla sua maniera, suggerendo contenuti e spunti programmatici, condivisi con gli amici e i sostenitori che hanno partecipato alle sue riunioni. L’ultima, in ordine di tempo, si è tenuta mercoledì sera a Palazzo Fici e ha registrato la partecipazione di una quarantina di persone. “Il mio programma presenta idee. Dagli altri, finora, sono arrivate solo chiacchiere”, sottolinea Maggio, che ha comunque parole di rispetto per Giulia Adamo: “E’ l’unica da cui ho ascoltato parole chiare. Sono andato alla sua conferenza stampa perchè invitato, come del resto sono andato alla riunione organizzata da don Francesco Fiorino per la costituzione di un osservatorio cittadino o all’iniziativa organizzata da Libera con don Luigi Ciotti a Sappusi”.

L’ex dirigente del Libero Consorzio di Trapani, conferma di poter contare su almeno una lista per il Consiglio comunale, cui potrebbe aggiungersene un’altra nel caso di accordo con altre realtà civiche che coltivano l’ambizione di concorrere al governo della città. “Potrebbe chiamarsi Nuova Marsala o Marsala Onesta e Competente – anticipa Diego Maggio – in quanto gli interventi che si registrano alle nostre riunioni sono tutti orientati a sottolineare le competenze che siamo pronti a mettere in campo a fronte del nulla assoluto degli altri candidati”. Come altre volte gli è capitato in passato, l’avvocato lilybetano, tuttavia, non nasconde il disappunto a fronte di “alcuni tentativi ancora in atto di sminuire l’importanza e la consistenza del progetto”, che secondo Maggio sono frutto di un sistema “che cerca di scoraggiare i non allineati”.

Infine, va avanti la campagna on line per le primarie, lanciata alcuni giorni fa anche tramite la piattaforma change.org: “A firmare questo documento di svolta epocale – si legge nell’appello – chiamiamo i marsalesi più sensibili e preoccupati delle sorti della città che amiamo e che non vogliamo sia più asservita a potentati che la hanno fin qui soggiogata, sottoponendola ad un sottosviluppo pilotato. È arrivato, per i marsalesi, il momento di prendere in mano il proprio destino e di reimpossessarsi della propria autonomia di selezionare le persone fra le quali scegliere – senza i soliti inciuci politici – da chi farsi rappresentare a via Garibaldi e a Piazza Loggia. Soltanto togliendo le redini di tale selezione dalle mani dei partiti e dei “tavoli”, sarà possibile candidare le persone che i marsalesi vogliono davvero […] Reclamiamo l’indizione di “elezioni primarie” di tipo “aperto”, affinché ne risulti massimizzata la partecipazione dei cittadini, spossessandone i partiti che – privilegiando i propri iscritti, i propri parenti e gli interessi della propria parte – si sono dimostrati incuranti del bene comune. Che siano soltanto i confini del territorio marsalese a delimitare il recinto delle Primarie che invochiamo. Firmiamo. E riappropriamoci della città che è nostra, di tutti noi”.