Marsala 2020: Agostino Licari apre alla candidatura

Potrebbe davvero essere Agostino Licari il candidato sindaco espressione dell’attuale amministrazione comunale. Da settimane il nome del vicesindaco di Marsala ricorre insistentemente tra le cronache politiche in vista delle elezioni del 24 maggio. Benchè non ci sia stato alcun annuncio ufficiale in tal senso, è ormai chiaro che il primo cittadino in carica, Alberto Di Girolamo, rinuncerà al bis per motivazioni di carattere personale. Tuttavia, lo stesso sindaco intende contribuire all’individuazione di un suo possibile successore e pare che il cerchio si stia stringendo proprio intorno a Licari. Fino a un mese fa, il vicesindaco aveva escluso una possibilità di questo genere, rispondendo con un diniego secco e categorico a chi gli chiedeva notizie in tal senso. Non a caso, erano circolati anche i nomi dell’assessore ai lavori pubblici Salvatore Accardi e della consigliera comunale Linda Licari. Tuttavia, negli ultimi giorni qualcosa è cambiato e il vicesindaco pare abbia dato la propria disponibilità a valutare la costruzione di un nuovo progetto, in continuità con l’operato della giunta Di Girolamo. A parte Anna Maria Angileri, che verosimilmente chiuderà a maggio la propria esperienza amministrativa, buona parte della compagine assessoriale sembra orientata a dare una mano a Licari, seppure con ruoli diversi. Dovrebbero essere della partita quei consiglieri comunali che sono rimasti più vicini all’amministrazione in questi anni (Linda Licari, Luana Alagna, Calogero Ferreri e Federica Meo), cui dovrebbero aggiungersi rappresentanti del mondo associativo che a vario titolo si sono impegnati in ambito sociale, culturale o ambientale.

Resta da capire cosa faranno il Pd e le sue diverse anime, rivelatesi particolarmente inquiete in questo quinquennio. I democratici marsalesi (come spieghiamo a parte, ndr) celebreranno nei prossimi giorni il proprio congresso comunale, da cui dovrebbe uscire il gruppo dirigente che guiderà il partito nella delicata partita elettorale.

Non è da escludere che qualche forma di interlocuzione si possa riaprire con alcune componenti del cosiddetto tavolo dei moderati, che in questi giorni dovranno a loro volta decidere se proseguire il percorso avviato mesi fa intorno alla candidatura di Nicola Fici o se andare in ordine sparso. Detto che Diventerà Bellissima non potrà che andare con Giulia Adamo, restano da capire le posizioni degli altri: Eleonora Lo Curto preme per Salvatore Ombra, che potrebbe ripensarci. Ma non è da escludere nemmeno un ritorno in scena di Renzo Carini.

E poi c’è quella parte del centrosinistra che ha dialogato con Nicola Fici e adesso sembra intenzionata a sostenere la candidatura del consigliere Daniele Nuccio. Allo stato attuale non appare facile trovare una sintesi se i due gruppi non riusciranno a rendere più elastiche le proprie posizioni. Nè sembrano esserci i tempi per procedere a consultazioni primarie (riproposte da Diego Maggio e Antonio Parrinello), che nel 2015 diedero un prezioso contributo all’elezione di Alberto Di Girolamo.

Al massimo, il timore di lasciare campo libero al centrodestra potrebbe convincere le varie anime del campo progressista a virare su un profilo gradito sia all’amministrazione comunale che alle altre componenti della coalizione. Un nome capace di garantire una certa continuità con il lavoro di Alberto Di Girolamo e dei suoi assessori ma anche di guidare in maniera autorevole un nuovo progetto per la città. Ma anche qui, i tempi ridotti, rappresentano un ostacolo difficilmente superabile.