Vicenda Padre Fiorino, parla il sindaco: “Ecco perchè abbiamo detto no al Palasport…”

Il sindaco Alberto Di Girolamo, tramite la propria pagina Facebook, risponde alla vicenda legata alla decisione di Padre Francesco Fiorino di lasciare la macchina solidale che in questi giorni si sta muovendo in questo periodo a Marsala per l’emergenza Coronavirus e le difficoltà economiche che sta arrecando. Queste le parole del primo cittadino:

“Cari amici, rispetto alla decisione di padre Fiorino di lasciare l’impegno di collaborazione per la distribuzione di pacchi alimentari alle famiglie disagiate della nostra città, ci dispiace, anche per le condizioni di salute che lo hanno portato a prendere tale decisione. Per il resto non voglio entrare nel merito delle accuse dallo stesso mosse. Desidero solo spiegare il perché non abbiamo utilizzato il Palazzetto dello Sport come sede per il deposito degli alimenti e per l’organizzazione dei pacchi. Tale struttura non avrebbe consentito la sicurezza di quanto depositato ed inoltre ha il pavimento in parquet. La presenza quotidiana di tante persone e di numerosi e pesanti pacchi poggiati per terra, avrebbe inevitabilmente rovinato la pavimentazione per la quale il Comune, quindi tutti i cittadini marsalesi, hanno speso dei soldi. Vi ricordo che lo abbiamo riaperto dopo oltre 10 anni di chiusura. Da tempo avevamo invece proposto la possibilità di trasferire il tutto presso il Comando di Polizia Municipale, dove al seminterrato vi è un grande locale, che garantisce il mantenimento della distanza di sicurezza tra i volontari ed è un luogo sicuro per la presenza dei Vigili Urbani. Abbiamo altresì messo a disposizione una macchinetta elettrica, per gli spostamenti sia all’interno del locale che da questo all’esterno.
Ci dispiace che, nonostante i tanti lati positivi della nuova sede, padre Fiorino voleva a tutti i costi che fosse utilizzato il Palazzetto dello Sport.
Io credo che sia fondamentale da parte di tutti, soprattutto di chi rappresenta un’istituzione civile o religiosa, riuscire sempre e comunque a rispettare le regole, rispettare l’altro, accogliere le opinioni diverse dalle proprie, confrontarsi e accettare le soluzioni più idonee, soprattutto se il fine è nobile e ci si crede veramente. Mi dispiace che qualcuno possa strumentalizzare l’enorme lavoro che si sta facendo.
Di certo noi continueremo a sostenere le famiglie bisognose della nostra città. La distribuzione dei pacchi alimentari continua”.