Lungomare di Marsala, dissequestrato il locale “5 Palme”

Potrebbe riaprire, se non fosse per il problema legato all’epidemia di coronavirus anche subito.

E’ stato dissequestrato nella giornata del 16 aprile, il locale “5 Palme” che si trova sotto il cosiddetto “ferro di cavallo” sul lungomare di Marsala.

Dopo un iter giudiziario, l’attuale proprietario Gregorio Saladino sostenuto in giudizio dagli avvocati Renzo Carini e Carlo Ferracane, si è viusto accogliere l’istanza di dissequestro dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, Annalisa Amato. “Abbiamo dimostrato – ci hanno detto i legali – che nessuna opera sarebbe stata realizzata al di fuori dell’area oggetto di concessione, ed è stata così esclusa l’occupazione abusiva. Per le opere invece realizzate in difformità sono state invece ottenute le autorizzazioni da parte degli uffici competenti”. 

Il  sequestro del locale, fu convadlidato il 15 Aprile 2019, dopo un sopralluogo di Genio Civile di Trapani e Capitaneria di porto di Marsala. Furono riscontrate delle difformità rispetto alla concessione demaniale: c’era un cancello che impediva l’accesso al mare, una struttura coperta più ampia di quella prevista nel progetto, la realizzazione di un muro, la realizzazione di opere fuori dall’area oggetto della concessione.

Proprio su quest’ultimo punto si è concentrata la documentazione presentata dagli avvocati Carini e Ferracane. Ed è stata nel frattempo depositata una variante che ha avuto l’approvazione del Genio Civile.
Da qui il dissequestro dell’area. “Sono tempi difficili per il settore – ha aggiunto l’avvocato Carini -, quando sarà passata questa inibizione dovuta alla pandemia, l’attività potrà riprendere”.

“Ci sono delle pratiche burocratiche di tipo amministrativo – ha aggiunto l’avvocato Ferracane – ma appena riprenderà l’attività il mio cliente potrò riaprire”.