Lo Stagnone e la “munnizza” con vista sulle Egadi

Lo Stagnone di Marsala sta morendo, da solo, ammantato di rifiuti, umiliato da plastiche e lattine, da cartacce e sacchetti pieni di spazzatura, dagli scarti delle pizze divorate al tramonto e poi abbandonate per terra o lanciate fuori dal finestrino con incivile spavalderia. Lo Stagnone sta morendo fra bottiglie di birra vuote e pneumatici, fra scarpe vecchie e cessi rotti. Lo Stagnone sta morendo nel silenzio assordante dell’indifferenza, ucciso da quei marsalesi che non lo considerano un bene inestimabile e insozzano la sua rara bellezza.

Dal Parco della Salinella a Birgi Vecchi, sono 15 km buoni di costa mediterranea carezzata dal vento e abbacinata dal sole. Un litorale magico con vista sulle meravigliose Egadi, l’arcipelago di isole e scogli piantati su acque trasparenti come il cristallo. Il paesaggio è un incanto perpetuo, un rapimento “mistico”, un amplesso fra anima e sensi a patto però che non si distolga lo sguardo, che non si abbassino mai gli occhi per “contemplare” i bordi della strada e i cespugli di erbacce sul limitare della carreggiata. Il “Panorama con vista sul Paradiso” muta bruscamente, vira verso un più prosaico paesaggio di spazzatura “minuta”, fatta di tappi di bottiglie, guanti e mascherine usate, cartacce che si aggrovigliano temerarie alla vegetazione. Non mancano ovviamente le mini discariche estemporanee, quelle improvvisate, quelle che nascono ad ogni buon angolo di strada, un insulto alla bellezza abbagliante di un luogo che concilia i sensi e cura l’anima.