Daniele Nuccio nominato portavoce del Movimento “Città Futura”

Nella giornata di giovedì 18 giugno si è riunito il direttivo del movimento “Città Futura” che ha provveduto alla designazione del portavoce/coordinatore.
All’unanimità dei presenti è stato deciso di incaricare per tale ruolo il Consigliere comunale Daniele Nuccio che contestualmente ha ricevuto mandato di continuare le interlocuzioni finalizzate alla costruzione di una coalizione credibile, in grado di intercettare le migliori energie del territorio.
“Continueremo nel sentiero tracciato e che ci vede impegnati nella ricerca di un momento di sintesi con movimenti e partiti che hanno a cuore le sorti della nostra Città- ha detto Nuccio-. La politica non può ridursi esclusivamente ad affare per pochi equilibristi e alle logiche di bottega.
Avvertiamo una grande voglia di partecipazione. Vogliamo intercettare le migliori intelligenze che vorranno prestare le proprie competenze al servizio della comunità.

Ci attendono sfide difficili, per fronteggiare le quali riteniamo fondamentale il dialogo. La ricerca dell’unità del fronte progressista resta uno degli obiettivi principali”. Secondo il Consigliere la Città non può rimanere ostaggio di quanti non riescono a comprendere che l’infinita attesa circa la riserva del Sindaco, in relazione di una sua paventata (e mai confermata) ricandidatura, è funzionale esclusivamente al rafforzamento del fronte di centro-destra.

“Facciamo appello – ha concluso il neo coordinatore – a quanti non ci stanno, a quanti credono che oltre la tattica bisogna ripartire dai contenuti, dalle idee. Dalla necessità di dare spazio alla formazione di una nuova classe dirigente in grado di fronteggiare con lo slancio delle giovani generazioni e l’esperienza di altre personalità che ci accompagnano in questo percorso, le sfide del futuro.

La politica quale servizio civile, impegno per ridurre le diseguaglianze del nostro tempo, per infondere fiducia ad un territorio straordinario, ad una Città che vuole dire basta alla “colonizzazione politica” e che vuole emanciparsi per tornare a ricoprire il ruolo che le compete nello scenario politico regionale e nazionale.
Lanciamo un “patto” con quanti non si arrendono e credono fermamente che alla mediocrità, al clientelismo ed alle logiche da prima repubblica, si possa contrapporre insieme un sentiero di vero rinnovamento politico e sociale”.