Villa Genna, campeggio o sosta camper? risponde il gestore Tommaso Favata

La bellezza maestosa delle palme che si ergono fiere è la prima cosa che si vede arrivando al bivio, a quello sperone di muro che delimita Villa Genna, la gentilizia proprietà che si estende per circa 7 ettari con vista sulla magica laguna dello Stagnone. Villa Genna, per anni oggetto di interesse e di successivo abbandono, è l’emblema di ciò che nella nostra terra avviene da sempre.

Bellezza estrema, potenzialità infinite e mala gestio. Da febbraio dell’anno scorso, Villa Genna, però è gestita dall’Associazione Equitazione Club Marsala presieduta da Tommaso Favata che, quando ha sottoscritto il contratto a seguito dell’aggiudicazione del bando, si è fatto carico della cura della vegetazione esistente e al contempo ha promesso la piena fruibilità del verde pubblico utilizzabile sia per il tempo libero che per lo svolgimento di attività sociali.

Favata, da un anno e mezzo, (come lui stesso ha sottolineato) dedica tempo e denaro al salvataggio di una così bella realtà marsalese che però ha costante bisogno di attenzioni per riparare al danno causato da anni di incuria e di atti di vandalismi. Al presidente Tommaso Favata abbiamo chiesto di spiegare come mai sono divampate le polemiche relative alla “fantomatica” locandina emessa da uno dei soci dell’Associazione e che ha attirato l’attenzione da parte dell’AST , ovvero l’Associazione Strutture Turistiche di Marsala, il cui presidente è Gaspare Giacalone.

L’AST infatti ha evidenziato alcuni “aspetti critici” relativi al forse ingannevole o non del tutto chiaro messaggio nel quale non era ben specificato se lo spazio a disposizione fosse utilizzabile anche come campeggio ovvero con la sistemazione di tende e non soltanto come sosta dei camper.