A Marsala e Palermo prima distribuzione di prodotti per l’igiene intima femmile

Centinaia di buste contenenti assorbenti e prodotti per l’igiene intima sono state distribuite alle donne di Marsala dalle attivista del circolo Arci Scirocco presso la sede di Marhaba Onlus e alle donne del quartiere popolare Borgo Vecchio dalle attiviste del nodo di Palermo di Non una di meno in collaborazione con l’Ambulatorio popolare del centro sociale Anomalia. “Rendiamo noto, a tal proposito – sottolineano le promotrici – che l’Ambulatorio ha riaperto i battenti, dopo la chiusura forzata dovuta al lockdown, proprio con le visite ginecologiche e che è possibile prenotare la visita chiamando al numero 3281940806”.
La distribuzione effettuata ieri va considerata un primo passo concreto della solidarietà espressa da tante donne che, in quest’ultimo mese, hanno contribuito alla campagna di raccolta fondi “La solidarietà delle donne è lotta” o raccolto direttamente prodotti di prima necessità per le donne quali detergenti per l’igiene intima e assorbenti.
“Oltre ai prodotti alimentari e a quelli per l’igiene personale e della casa – evidenzia Simona Paladino di Arci Scirocco – per le donne sono beni di prima necessità anche i detergenti per l’igiene intima, gli assorbenti, i tamponi e le coppette mestruali, nonostante a tutti questi prodotti in Italia sia ancora applicata l’iva al 22%, cioè quella che viene applicata a tutti i prodotti non considerati essenziali. Forse ancora sfugge a chi ci governa, ma noi donne abbiamo il ciclo ogni 28 giorni e gli assorbenti sono un’esigenza che si ripete ogni mese. Facendo due calcoli ogni donna, durante il periodo fertile, consuma tra i diecimila e i 14mila assorbenti! Guardiamo con interesse all’esempio scozzese, neo zelandese e svedese e con questa iniziativa miriamo a sollecitare l’interesse delle nostre istituzioni: in questi Paesi, infatti, sono stati approvati dei provvedimenti parlamentari con cui si intende far diventare gratuiti assorbenti e tamponi”.
I mesi di quarantena che ci siamo lasciate alle spalle per molte donne hanno significato lasciare lavori precari, in nero e sottopagati a fronte di un aumento del lavoro di cura che ha continuato a gravare sulle nostre spalle all’interno delle mura domestiche. Le scarse misure di supporto annunciate dal governo hanno completamente dimenticato le donne.
“Questo tema – aggiunge un’attivista di Nudm Palermo – è intimamente legato alla condizione delle donne in un mondo dove il dominio patriarcale è norma e riflesso di una società guidata dalle disuguaglianze di genere. Ed è una questione da non sottovalutare. Compromette l’accesso all’educazione, alle opportunità, all’indipendenza e al mondo del lavoro. Affermiamo ancora una volta che la società può essere organizzata su nuove basi, che è possibile una vita senza violenza patriarcale e razzista e libera dallo sfruttamento, partendo dalla solidarietà attiva tra donne”.