Intervista a Gregorio Caimi: “Il Movimento Artistico Culturale di Marsala per fare rete e superare vecchie dinamiche”

Il Movimento Artistico Culturale marsalese è già attivo da tre anni ma solo a maggio è nato ufficialmente come insieme di associazioni e a fine mese porta in scena la prima rassegna di eventi in Italia nel post-Covid: ‘a Scurata’. Una realtà interessante che ha delle idee da sviluppare. Ne abbiamo parlato con il Presidente, Gregorio Caimi, musicista fondatore de “I Musicanti”.

Il MAC ha già 3 anni di attività. Qual è la scintilla che ha fatto nascere il Movimento Artistico Culturale di Marsala.

Tutto nasce dall’esigenza di mettere assieme diverse associazioni per fare sinergia e creare dei contenitori culturali che fossero espressione del territorio. Ed ognuno per le proprie competenze, ha fatto sì che questo progetto si realizzasse.

Come si definisce il MAC in quanto ‘ensemble’ di artisti.

Il Movimento Artistico Culturale si definisce apolitico e apartitico, non è legato a nessuna forza politica e non deve essere neanche legato all’Amministrazione comunale di turno. Poichè un problema che spesso c’è stato negli anni – penso ai vari Festival Jazz o a quello del Giornalismo d’Inchiesta – è stato quello che belle realtà poi non venissero, per un motivo o per un altro, riconfermate dalle amministrazioni successive. Noi invece vogliamo creare dei contenuti culturali da ripetere negli anni al di là di qualsiasi Amministrazione locale.

Hai specificato che ognuno all’interno del MAC ha un ruolo ben definito. Dalla firma dell’atto ufficiale sino alla presentazione della rassegna ‘a Scurata’ si respira un clima di serenità tra voi artisti. E’ una reale percezione?