Co-marketing e Airgest, Ombra: “Rinvio a giudizio sarebbe atto dovuto”

Come abbiamo scritto lunedì, al Tribunale di Trapani il gup Brignone sta per decidere sulle richieste di rinvio a giudizio formulate dal sostituto procuratore Rossana Penna a proposito della gestione degli accordi di co-marketing relativi all’aeroporto di Birgi.

Tra gli indagati ci sono i vari presidenti di Airgest che si sono succeduti tra il 2010 e il 2016, compreso Salvatore Ombra (tornato alla guida della società di gestione undici mesi fa).

Lo stesso Ombra, stamattina, ha pubblicato un post sulla propria pagina facebook che di seguito riportiamo: “Non mi stupirebbe un rinvio a giudizio, che considero un atto dovuto, perchè il gup rinvierà il merito alle decisioni del processo, confido che sarà ristabilita giustizia, data l’infondatezza delle accuse, visto che la gestione è stata caratterizzata da massima trasparenza contabile e procedurale, nel rispetto dei principi amministrativi vigenti.

È, infatti, un processo fortemente tecnico che non riguarda la distrazione da parte di noi amministratori di nemmeno un euro di somme pubbliche, e questo ci tengo a sottolinearlo, e per di più non solo le nostre azioni non hanno danneggiato economicamente Airgest, ma se noi quattro presidenti del consiglio di amministrazione, non avessimo fatto ciò che abbiamo fatto, oggi l’Airgest non ci sarebbe più.

Aggiungo ancora, che se oggi mi trovassi nelle stesse condizioni degli anni 2010/2011, adotterei le stesse identiche misure che ho adottato allora, perchè sono fermamente convinto della bontà del lavoro fatto e messo in campo. Diversamente avremmo compromesso in maniera seria e irreversibile la vita stessa dell’aeroporto”.