Mimmo Turano

Turano:«Appoggio Grillo come sindaco di Marsala». Pane e politica al Convegno dei “fornarini”

Non metterò la firma sul fallimento delle imprese siciliane. Il momento è difficile. Non vedo quella ripresa tipica del “dopoguerra”, con l’economia in crescita, con la voglia di comprare, fare, migliorare. La possibilità di panificare anche la Domenica, è un modo per far girare l’economia”

L’alcamese Mimmo Turano, energico Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, la verve dell’Istrione ce l’ha. Con l’abilità tipica del politico scafato, quale del resto egli è, è riuscito a tenere testa agli agguerriti panificatori presenti al Convegno intitolato “L’Arte del Panificare“che si è svolto lo scorso Mercoledì 15 Luglio nelle Sala delle Conferenze dell’Hotel President di Marsala. All’incontro, organizzato dalla Sezione Provinciale della CIFA (Confederazione Italiana delle Federazioni Autonome)  insieme ad ASSOARTIGIANATO e moderato dal giornalista Francesco Mezzapelle, ha partecipato una massiccia rappresentanza di panificatori mazaresi e marsalesi ben intenzionati a far valere le proprie ragioni. Ad onor del vero, non sono mancati gli attimi di tensione quando Turano, gaudente e carismatico, ha iniziato a sciorinare il successo, (una sorta di cavallo di battaglia di cui va molto fiero), del suo precedente Decreto in cui è previsto il sacrosanto diritto di osservare un giorno di chiusura settimanale per esercizi commerciali di questo tipo. A questo punto però è stato stoppato dagli artigiani che gli hanno ricordato l’altro suo recente provvedimento nel quale questo diritto è quasi ribaltato grazie alla facoltà di potere aprire anche di Domenica durante il periodo estivo, cosa contestatissima e al centro di tutto il dibattito. Turano, però, inscalfibile agli attacchi, ha risposto a tutte le domande incalzanti e alle controfferte che gli sono state poste, facendo alla fine una promessa che ha in un certo senso ha salvato “capre e cavoli”.

In pratica, i panificatori presenti al Convegno, hanno chiesto e ribadito con veemenza la totale chiusura domenicale e nelle Feste comandate estesa a tutti (senza velleità facoltative), rivendicando l’agognato e meritato riposo da trascorrere in famiglia fra figli e nipoti. I panificatori hanno infatti vagheggiato il desiderio di recarsi in Chiesa, pregare, assistere ad una Messa ( i credenti ovvio) oppure trascorrere un giorno in riva al mare, in montagna, al lago, in piscina, oppure fare semplicemente una passeggiata sul Lungomare, come persone “normali” appunto. Questi comprensibili “desiderata” rappresenterebbero per loro un momento di ricreazione fisica e mentale. Ed è qui appunto che si è innestata la gongolante rivendicazione dello stesso Assessore Turano che ha ricordato agli astanti che lui si è sempre detto favorevole al giorno di chiusura settimanale e prova ne è il suo precedente Decreto,nel quale sono addirittura previste multe salate per i trasgressori, vedi le grandi distribuzioni come Lidl, ad esempio, che sono state costrette a cambiare la dicitura “Pane Fresco tutti i giorni ” con “Pane Caldo tutti i giorni”.

Quale è allora la causa della diatriba contestata all’Assessore oltre che il motivo dello stesso Convegno marsalese? In sintesi, non è andato giù il fatto che Turano abbia dato la possibilità di panificare (a chi vuol farlo ovvio) anche la Domenica per il periodo che va dal 15 Giugno al 15 Settembre. Questo il nodo cruciale che ha fatto incavolare i panificatori dell’Associazione Provinciale de “I Fornarini”. Quest’ultimi, in particolare, lamentano il fatto che se alcuni di loro hanno infatti deciso di chiudere e godersi il meritato giorno di riposo, altri “colleghi” imperterriti stakanovisti hanno deciso di restare aperti. Questa libertà, insomma non è piaciuta a quei panificatori che hanno scelto di restare chiusi in quanto vedrebbero nei rivali “domenicali e festivi” spietati concorrenti pronti ad accalappiare nuovi clienti. Questo libero mercato in pratica non è piaciuto perchè, in sintesi, piuttosto che arrecare vantaggio, sarebbe foriero di concorrenze sleali appunto. Tutti chiusi dunque e con buona pace di chi in assoluta libertà vorrebbe stare aperto almeno in Estate. Mimmo Turano però ha promesso che con un ulteriore ordinanza passerà la palla o patata bollente (tanto per stare in tema di generi alimentari) ai sindaci, i quali, dopo aver ascoltato i panificatori del proprio Comune, decideranno cosa fare. Alla fine, pacche sulle spalle e anche “toccate di gomito” dato che la mano non si può stringere, hanno sancito la chiusura del Convegno. Tra l’altro, lo stesso Mimmo Turano ha generosamente dato il proprio numero di telefono a dimostrazione che lui è disponibile a qualsiasi ulteriore chiarimento. Ma già che c’eravamo, a fine Convegno, come di routine, gli abbiano fatto qualche domanda sull’andazzo generale dell’economia siciliana post Covid19 e sulle Amministrative marsalesi. Senza troppa sorpresa abbiano scoperto che….

Assessore Turano, questi panificatori “fornarini” non vogliono chiusure e aperture facoltative. Insomma temono concorrenze e perdita di clienti.

“Io questo non posso nè imporlo nè indicare per Decreto. Io posso dire che è un diritto sacrosanto il diritto al riposo e alla chiusura settimanale. Se poi loro scelgono di chiudere la Domenica, oppure il Sabato o il Mercoledì, non devono dirlo a me. La cosa importante è che il panificio sia chiuso una volta alla settimana. Questo è un principio che ho stabilito 2 anni fa e che continuo a mantenere. Durante la stagione estiva ho detto che possono aprire ma è fin troppo logico che se riparte la stagione turistica, ed io lo spero, chi vuol aprire e vendere il pane, può farlo”.

Lei dunque lo fa per agevolare le attività commerciali, giusto?

Sì, certo. Come già detto io non metterò la firma sul fallimento delle imprese siciliane. Il momento è difficile. Non vedo quella ripresa tipica del “dopoguerra” con quell’economia in crescita, con la voglia di comprare, fare, migliorare. La possibilità di panificare anche la Domenica, è un modo per far girare l’economia. Se uno esce per comprare il pane, ad esempio, si ferma e compra un’altra cosa che vede esposta passando davanti un altro negozio. E’ un modo per incentivare un’economia che fa molta fatica a riprendere quota”.

Recentemente è stato approvato il bilancio regionale. Questo in soldoni e in termini pratici che benefici apporterà all’ economia regionale?

Il Bilancio che abbiamo approvato prevede la possibilità di avere 150 milioni di euro per le imprese che sono in difficoltà e che sono state chiuse durante il lockdown“”

Soldi liquidi per le imprese, dunque?

Sì, Sì. Entro il mese di Luglio, o comunque prima delle ferie, il Bando sarà pubblicato”.

Com’è lo stato di salute delle imprese siciliane in questo momento, assessore?

Le imprese siciliane sono deboli perchè il tessuto economico è fragile. Il turismo in questo momento è in ginocchio e molte attività sono collegate a questo settore. Lo ripeto, non metterò la mia firma su un processo di accelerazione del fallimento di alcune imprese. Dietro ogni fallimento c’è disoccupazione, miseria e disperazione”.

A che punto è l’agenda digitale siciliana?

“Noi siamo la prima Regione italiana ad avere sbloccato i fondi per la digitalizzazione”.

Dall’esterno però questa digitalizzazione sembra procedere molto a rilento a prescindere dal fatto che, come dice lei,siamo la prima Regione ad aver sbloccato i fondi

Beh, siamo periferici e a volte la testa non ci accompagna. Intendo, per meglio dire, che i siciliani non sono ancora tutti connessi, specialmente le persone di una certa età e dunque tutto sembra rallentato. Però, sul processo di informatizzazione della Regione abbiamo fatto passi da gigante.

Posso chiederle se appoggerà qualcuno per il ruolo di sindaco alle prossime amministrative di Marsala ?

Appoggio Massimo Grillo”.

La domanda è quasi superflua: perchè?

Perchè Massimo Grillo ha costruito una coalizione.

Lei crede nella politica aggregante e non individualistica, dunque?

Io credo nel sindaco”.

Tiziana Sferruggia