Ci scrivono le insegnanti del plesso Capuana di Ranna

“Durante il periodo della quarantena, abbiamo affrontato l’emergenza Coronavirus.

I primi giorni sono stati difficili per tutti, perché sono stati giorni di attesa: si aspettavano indicazioni precise da parte del governo, non si sapeva se si riprendesse ad andare a scuola, non avevamo cognizione di cosa fosse insegnare a distanza. Grazie alla guida e allo sforzo costante del nostro dirigente, il dottor Francesco Marchese e alla preziosa collaborazione della vicaria, professoressa Caterina D’amico, in breve tempo, siamo riusciti a prendere in mano la situazione, ,mettendo in atto le linee guida proposte dal governo. L’attività didattica non ha subito alcun rallentamento, essendo stata attivata da subito la piattaforma Jsuite che ha raggiunto tutti gli alunni. Infatti, richiesta e seguendo precisi criteri, sono stati distribuiti dispositivi informatici alle famiglie con difficoltà economiche, alle famiglie con più figli e che, quindi, necessitavano di più dispositivi, è stata data attenzione agli alunni portatori di handicap; insomma, nessuno è stato lasciato indietro. Il bilancio dell’attività svolta da una scuola è imprescindibile dal tipo di utenza. Considerato ciò, non possiamo che essere molto contenti dei risultati ottenuti.

La didattica a distanza è sicuramente un modello valido di fare scuola, ma la tecnologia di per sé non basta. Occorre che essa sia integrata da una metodologia che sappia coinvolgere maggiormente gli alunni, soprattutto quelli più piccoli. Le colleghe del plesso Capuana ci tengono moltissimo a sottolineare la grande carica di umanità della collega Maria Fiorino. Quello che si legge sui giornali o di cui veniamo a conoscenza attraverso i social riguardo allo straordinario impegno di certi docenti, a noi non è mancato. In questo periodo così difficile, la collega non ha mollato un solo momento: ha mantenuto un rapporto forte con le famiglie, ha motivato gli alunni ad amare la didattica a distanza, ha creato dei percorsi didattici per rendere più semplice qualunque attività.

La collega non ha fatto questo lavoro solo con i suoi alunni, ma si è messa a disposizioni anche per aiutarne altri dell’Istituto Mario Nuccio. Due di loro dovevano fare l’esame di terza media e non avevano fatto richiesta del dispositivo informatico. Quando il loro pc non ha più funzionato, Maria ha portato a casa loro il suo ed ha spiegato la procedura. Inoltre, li ha aiutati a migliorare la tesina, li ha sentiti al telefono per incoraggiarli a non mollare. Vogliamo esprimere alla collega la nostra grande stima e riconoscenza per il lavoro svolto in sinergia”.

Lidia Accardi, Giovanna Passalacqua, Maria Paladino