Accadde oggi: 519 anni fa Michelangelo iniziò a lavorare al David

In questa data Michelangelo Buonarroti iniziò a lavorare per la prima volta al blocco di marmo da cui trasse fuori il celebre David, destinato a diventare l’ideale perfetto di bellezza maschile nell’arte.

Commissionata dalla corporazione Arte della Lana e dagli Operai del Duomo di Firenze, l’opera doveva rappresentare, nelle intenzioni di questi ultimi, un’immagine diversa dell’eroe biblico, rispetto all’iconografia tradizionale. Un’opera monumentale che doveva scrivere un nuovo corso della scultura e in generale dell’arte universali.

Michelangelo aveva davanti a sé il prodotto di due tentativi falliti da Agostino di Duccio e da Bernardo Rossellino, rispettivamente nel 1463 e nel 1476. Un blocco marmoreo di enormi dimensioni, in parte modificato e in alcuni punti molto fragile, da trasformare in una figura possente e al tempo stesso slanciata.

Tre anni di duro e quotidiano lavoro, difeso gelosamente dagli sguardi dei curiosi, portarono a un risultato che, parafrasando il Vasari, tolse «il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero».

L’iniziale destinazione della statua, all’esterno della zona absidale della cattedrale di Santa Maria del Fiore, fu accantonata per la monumentalità dell’opera, che si scelse di collocare a lato dell’ingresso principale di Palazzo Vecchio.
Nel tempo l’opera è stata oggetto di diversi danneggiamenti, il più grave nel 1527 con la frantumazione del braccio sinistro (di cui sono ancora visibili i segni), il più recente nel 1991 con la rottura dell’alluce del piede sinistro.

Oggi il David è conservato alla Galleria dell’Accademia di Firenze, mentre dal 1910 in piazza della Signoria è presente una copia fedele.