Accadde Oggi: il 10 Novembre 1902 veniva inaugurata l’Università Bocconi

Avvicinare l’istruzione universitaria alla vita reale e fare di cultura e scienza un binomio imprescindibile nella crescita di un ceto imprenditoriale capace di guardare all’Europa e oltre.

È la duplice missione che Ferdinando Bocconi conferì all’Università da lui fondata a Milano (in via Statuto, a pochi passi dalla storica sede del Corriere della Sera) e che intitolò alla memoria del figlio Luigi, caduto durante la battaglia di Adua (guerra di Abissinia 1895-96).

L’idea

Concepita come una fondazione privata, l’Università Luigi Bocconi venne inaugurata il 10 novembre del 1902, con l’unico corso attivo in Economia e Commercio (il primo in Italia). Ottanta in tutto gli studenti che vi s’iscrissero sotto la guida del rettore Lepoldo Sabbatini, autore del programma formativo dell’ateneo e figura celebre di avvocato, che ebbe anche il merito di favorire la nascita della federazione di tutte le Camere di Commercio d’Italia.

Col passare degli anni l’istituto si caratterizzò sempre più nell’insegnamento delle scienze economiche e sociali, giuridiche e manageriali, acquisendo sempre più autorevolezza nel panorama politico ed economico internazionale.

Parallelamente, la struttura venne ampliata con la costruzione di una nuova sede nel 1941 e di strutture annesse, come la biblioteca e gli alloggi per gli studenti, e in epoca recente di un’altra sede con il palazzo ellissoidale di via Roentgen, disegnato dall’architetto Ignazio Gardella e inaugurato nel 2008.

Oggi

Unica università italiana a non aver mai concesso lauree ad honorem e prezioso laboratorio di idee per imprese ed istituzioni, la Bocconi è oggi annoverata tra le più prestigiose Business school a livello internazionale, da cui sono usciti grandi personalità della politica, dell’imprenditoria e della cultura.

I più meritevoli tra gli ex studenti vengono insigniti del Bocconi Alumni Association (BAA), assegnato a chi si è distinto per adesione ai valori bocconiani di professionalità, intraprendenza, integrità, responsabilità e apertura al pluralismo. Tra questi spicca il nome dell’ex rettore Mario Monti, divenuto presidente del Consiglio dei Ministri il 16 novembre del 2011.