Mafia Calatafimi, un supertestimone: “50 euro per ogni voto al sindaco”

Le indagini che stamattina hanno portato all’arresto di 13 presunti fiancheggiatori del latitante castelvetranese Matteo Messina Denaro, sarebbero partite dalla confessione di un supertestimone che ha raccontato come si sarebbe svolta la campagna elettorale dell’allora candidato sindaco Antonino Accardo. Secondo quanto riportato dal Palermo Repubblica in un articolo di Salvo Palazzolo, il testimone, alla squadra mobile di trapani avrebbe raccontato: “A casa mia si presentò una persona che mi promise la somma di 50 euro per ogni voto che avrei fatto convogliare in favore del candidato sindaco Antonino Accardo. Mi vennero consegnati piccoli volantini elettorali, già compilati, sui quali era riportato il nome di Accardo”. Dopo la vittoria elettorale, quella persona si ripresentò dal testimone: “Mi diede 30 euro, somma che a suo dire proveniva direttamente dal sindaco. Mi infastidii per quella cifra, tanto che chiesi spiegazioni. Mi rispose che quella era la somma che gli era stata data dal sindaco per pagare i voti ricevuti da parte di coloro che lo avevano votato”. Inoltre, non è noto il nome del presunto emissario del sindaco, perchè, stando a quanto riportato dal giornalista Salvo Palazzolo, il supertestimone non avrebbe fatto il nome perchè ha ammesso di aver paura.