Bilancio Sicilia salvo: c’è l’ok del governo Conte

Il risparmio c’è e sarà significativo per la Sicilia: già quest’anno la regione “risparmierà” 400 milioni sul bilancio di quest’anno. Il governo Conte ha approvato lo schema di accordo che consentirà di spalmare in 10 anni l’ultima quota del maxi-disavanzo individuato nel 2018. In attesa di questo via libera da parte del governo, l’ARS, ha dovuto rinviare a lunedì la seduta che aveva all’ordine del giorno l’esercizio provvisorio che consentirà di approvare il bilancio provvisorio. Il governo nazionale ha imposto un piano di rientro che vale 40 milioni subito e poi via via somme crescenti fino al 2029. Fra le misure da adottare sono previsti tagli alla spesa per il personale, blocco per 3 anni del turn over dei dirigenti regionali, ritocchi ai vitalizi dei deputati e riduzione dei fondi all’ARS. Riforme previste per forestali e consorzi di bonifica.

Quando una regione è in disavanzo, c’è una normativa che prevede che questo disavanzo deve essere riportato e recuperato nell’anno successivo. Una norma aveva permesso a tutte le regioni di ripianare il disavanzo in 10 anni ma il precedente governo Crocetta non l’aveva attivata. La regione, dunque, piuttosto che spalmare in 10 anni come tutte le altre regioni, si era vista costretta a ripianare il disavanzo in 5 anni. Tradotto dal burocratese: se la regione deve spendere 100 euro, le è consentito spendere 100 euro meno quello che serve per ripianare il bilancio. Dunque, se adesso la regione può spalmare in 10 anni, ha più margine di spesa.