Letizia Moratti: “Vaccini alle regioni ripartite in base al Pil”. Turano: “avevo difficoltà con lo slogan ‘prima il nord’ figuriamoci con prima i ricchi”

Proposta shock della neo assessora al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti: più Pil produci più vaccini dovresti ottenere. Il tema era già stato proposto a metà dicembre dall’europarlamentare pavese della Lega, Angelo Ciocca scatenando una bufera. «Se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia», disse Ciocca riferendosi proprio a quella che definì «l’importanza economica del territorio».

Secondo la Moratti i parametri per la ripartizione dei vaccini anti Covid dovrebbero essere legati al contributo che le Regioni danno al Pil, alla portata della mobilità, alla densità abitativa e all’impatto subito dal virus durante la pandemia. Una richiesta inviata tramite lettera al commissario Arcuri che ha trovato la sponda del governatore Attilio Fontana: «La vicepresidente Moratti sulla distribuzione dei vaccini ha chiesto una serie di integrazioni che mi sembrano coerenti e logiche», le sue parole. La replica non si è fatta attendere. «Tutti hanno diritto al vaccino indipendentemente dalla ricchezza del territorio in cui vivono», ha commentato il ministro Speranza. Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Pirellone, Massimo De Rosa, «i criteri elencati al momento ci sembrano discutibili se non discriminatori».

Più vaccini alle Regioni più ricche, Turano: “Stupito per la proposta di Letizia Moratti”

“Ho letto con stupore della proposta della collega, l’assessore della Regione Lombardia Letizia Moratti, di ripartire i vaccini in base al Pil regionale. Che dire… avevo difficoltà con lo slogan ‘prima il nord’ figuriamoci con prima i ricchi”. Così l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano ha commentato la lettera della vicepresidente e assessore al welfare della Lombardia al commissario Arcuri.