Trapani scende sotto 60 mila abitanti senza Misiliscemi. E adesso c’è chi ripensa alla fusione con Erice

Il day after di Trapani dopo l’istituzione del Comune di Misiliscemi è nel segno del rammarico per molti cittadini del capoluogo, che nel maggio del 2018 snobbarono il referendum autonomista, lasciando campo libero ai promotori del sì. Facendo due conti, Trapani si ritrova con una popolazione che adesso scende al di sotto dei 60 mila abitanti (Marsala, senza essere capoluogo di provincia, ne ha più di 80 mila) e a perdere importanti porzioni di territorio, tra cui quella su cui insiste parte della pista dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi, che diventerebbe pertinenza nel Comune di Misiliscemi e di Marsala.

In un tempo segnato dalla necessità di far rete ed economia di scala tra enti diversi, l’istituzione di una nuova municipalità potrebbe apparire fuori luogo. Tuttavia, di fronte ad una volontà popolare chiara e netta, l’Ars non poteva che esprimersi favorevolmente. L’ultima volta era successo con Petrosino, che proprio la scorsa estate ha celebrato i suoi primi 40 anni di autonomia da Marsala. Non è un caso che, proprio in queste ore, in un’ideale staffetta, il sindaco Gaspare Giacalone abbia voluto dedicare attraverso i social un pensiero di benvenuto al nuovo Comune e ai suoi cittadini.