Dopo il decreto Covid parecchie rinunce alle vacanze di Pasqua all’estero

In seguito all’ordinanza del Ministro della Salute già registrate una trentina di cancellazioni. Sono invece circa 2.000 quelli in partenza per la Spagna, risultata meta preferita degli italiani

(QDS) – L’Associazione Italiana Agenti di Viaggio AIAV, che rappresenta circa 1.800 agenzie su tutto il territorio nazionale, ha condotto un’indagine presso gli Associati per quantificare il fenomeno, tanto criticato e discusso in questi giorni, dei viaggi all’estero per vacanza durante il periodo pasquale.

Sulla base dei dati, sono circa 2.000 gli Italiani in partenza o già partiti per trascorrere le vacanze di Pasqua nelle isole della Spagna. Il 50% di loro ha acquistato un pacchetto di un tour operator, mentre la restante metà ha chiesto all’agenzia servizi singoli privilegiando sistemazioni alternative rispetto al classico resort, come bed&breakfast, affitti brevi e case vacanza.



Sempre secondo le agenzie di viaggio AIAV, altri 400 Italiani sono partiti o stanno per partire alla volta di Dubai, seguiti da circa 300 Connazionali che hanno deciso di concedersi una vacanza in un Paese Europeo.

Da segnalare, infine, circa 400 persone in partenza per gli Stati Uniti e i Caraibi, anche se in questo caso il viaggio sarebbe motivato da motivi professionali, di studio, di salute o altre comprovate necessità.

“A poche ore dall’ordinanza del Ministro della Salute – dichiara Fulvio Avataneo, Presidente AIAV – registriamo già una trentina di richieste di cancellazione da parte dei clienti, oltre a numerose telefonate di viaggiatori confusi e disorientati che potrebbero decidere di rinunciare alle prenotazioni già effettuate, dando il colpo di grazia ad un settore già pesantemente colpito dalla crisi pandemica. Auspico per il futuro un deciso scatto in avanti da parte del Ministero del Turismo, in modo da coordinare tutte le attività in favore delle imprese del nostro settore.

E’ giusto e doveroso il rispetto delle norme in materia di Covid-19, però è un preciso dovere delle Istituzioni sostenere e supportare tutte le forme di turismo, verso l’estero, dall’estero e interno, e le migliaia di operatori che lottano ogni giorno per consentire ai viaggiatori di muoversi in sicurezza”.