Presidenza Regione Siciliana

Sicilia, finanziaria: maggioranza a pezzi, duro sfogo di Micciché e Musumeci

“Norme bocciate della finanziaria? Ci sono ascari nella maggioranza”, ha tuonato Musumeci. “E’ saltato il banco” ha detto il presidente dell’Assemblea che ha messo in votazione le tabelle

(QDS) – “Quest’aula non risponde più al governo, parlo della maggioranza. Non siamo più in condizione di votare, è saltato il banco. Qualsiasi norma che metto al voto viene bocciata.

Ne dobbiamo prendere atto e dovremo interrogarci sul perché siamo arrivati a questo punto: se dipende dalla classe dirigente, dagli errori fatti. Sono il primo che si deve interrogare”. Così il presidente dell’ArsGianfranco Miccichè, rivolgendosi alla maggioranza in aula, durante l’esame della finanziaria con la maggioranza a pezzi dopo la bocciatura di una serie di norme.

Alle rimostranze di alcuni deputati di maggioranza, compresi alcuni di Forza Italia, che hanno insistito per votare alcune delle norme residue della manovra, Miccichè ha risposto: “Non mi possono permettere di fare bocciare tutto, tutto continuerà a essere bocciato nel pomeriggio com’è avvenuto stamattina, tutto sarà bocciato domani.

Io ora metto in votazione le tabelle, che se vengono bocciate salta tutta la finanziaria. Io sto parlando alla maggioranza di quest’aula. Se dico che è meglio fermarci e non votare altro, mi dovete credere. Poi alla fine dell’aula parlerò con alcuni di voi”.

Sono dieci gli articoli, contenenti una serie di norme, che la Presidenza dell’Ars ha stralciato.

Sul fronte delle opposizioni, Pd e M5s hanno assicurato il voto alle tabelle, per non fare crollare l’intera manovra.

“Norme bocciate della finanziaria? Ci sono ascari nella maggioranza”. E’ stato duro il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, prendendo la parola nel Parlamento siciliano, una volta preso atto della decisione del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che ha deciso di stralciare dalla finanziaria gli ultimi dieci articoli dopo che stamani alcune norme sono state bocciato col voto segreto, col governo battuto più volte.